Esiste un monumento, presso il municipio di Borgo san Lorenzo: rappresenta un cane (in bronzo) che guarda in alto e sembra annusare l'aria, per riconoscere l'odore del suo padrone. "A Fido, esempio di fedeltà". Ogni anno, nella sala del Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo, il sindaco riunisce gli scolari per ricordare il bombardamento del 30 dicembre 1943, che provocò centinaia di vittime. Fra di loro anche Carlo Soriani, operaio, padrone di Fido. Ma attenzione a non considerarlo un hachiko italiano: Fido ha avuto chiara fama già prima dell'avvento sugli schermi della pellicola con Richard Gere. Il nostro amico a quattro zampe, quando era ancora in vita, era sulle pagine dei settimanali che gli dedicavano le copertine. La Domenica del Corriere, Gente e Grand Hotel fra il 1957 ed il 1958 fecero commuovere milioni di italiani con "la storia della fedeltà di un cane".
STORIA: L'operaio sta tornando da San Lorenzo alla sua casa. Nel greto di un torrente trova un cucciolo ferito. Lo porta a casa, diventa "suo". Non è bravo a caccia, il cagnolino. Fido non sa nemmeno fare la guardia. Ma ogni mattina alle 5,30 sveglia il padrone, e assieme vanno alla corriera. Alla sera, alle 19, il cane è lì in piazza ad attenderlo. Questo si ripete giorno dopo giorno, per due anni, fino alla sera del 30 dicembre, quando le bombe distruggono la fabbrica dell'operaio. Fido era lì ad aspettare anche quella sera. ma, dopo intuili attese, tornò a casa da solo e la famiglia Soriani capì che Carlo non sarebbe più tornato". Da allora, puntualmente, ripeté ogni pomeriggio per quasi quindi anni il percorso dalla casa alla piazza. Anche negli ultimi anni di vita, era sempre lì ad aspettare".
Il 9 novembre 1957 il cane viene premiato con una medaglia d'oro, durante una cerimonia in Comune. Pochi mesi dopo la morte di Fido, è stato inaugurato il monumento, opera dello scultore Salvatore Cipolla.
Fido
Hachiko
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